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Erbe mediche ed aromatiche: un tesoro inestimabile dei nostri boschi

Lo stiamo scoprendo articolo dopo articolo. La flora che ci circonda ha bisogno di noi e dei nostri gesti quotidiani per continuare a colorare il mondo che ci circonda. Dopo i fiori, ed in particolare la Stella Alpina, passiamo alle erbe mediche ed alle erbe aromatiche, piccoli tesori inestimabili dei nostri boschi.

Tante erbe diverse da proteggere

Il discorso per le erbe mediche e per quelle aromatiche è un po’ diverso da quello dei fiori. Abbiamo visto, infatti, che raccogliere i fiori ne fa diminuire la presenza sul territorio, per le erbe è invece necessario essere raccolte per ricrescere. Sembra paradossale, eppure, in questo caso è quasi più giusto portarsene un po’ a casa, piuttosto che non toccare niente. Ovvio, bisogna fare le cose con logica, ma raccogliere un po’ di Arnica o un po’ di Genzianella non vi dovrà far sentire in colpa. Questo perché le erbe ricrescono nel momento in cui esse vengono raccolte (ovviamente quando peró non si rovinano le radici, quindi attenzione!) e, se non vengono più raccolte, esse muoiono. È un po’ come quando fate l’orto in casa. Lasciare l’insalata libera di crescere senza mai raccoglierla, finirà per farla “montare” ed infine essa morirà, non riuscendo più a rinascere dalle stesse radici.

Quindi, al contrario del caso di alcuni fiori che è totalmente vietato raccogliere, per le erbe è possibile la raccolta, ma con i dovuti criteri. Non esiste una vera e propria legislazione, ma rispettare l’ambiente e chi lo popola deve sempre essere una prerogativa, soprattutto per chi ogni tanto si concede una passeggiata fra i boschi.

Sarebbe opportuno, quindi, quando si va a raccogliere erbe, cercare sempre di non esagerare, rispettando non solo l’ambiente, ma anche chi verrà dopo di noi. Perché si, alle erbe “fa bene” essere raccolte, ma comunque non troppo! Quando si va a raccogliere queste erbe è fondamentale informarsi in più possibile su quali sono pericolose, questo perché spesso si nascondono sotto mentite spoglie! Magari siamo convinti di prendere un’erba utile e poi ci troviamo con un’irritazione sulla mano! Quindi, fidatevi a raccogliere solo se siete sicurissimi!

La felce dolce, o falsa liquirizia

Questa pianta, che prende il nome dal suo dolce rizoma, fa parte della famiglia delle Polypodiaceae e spesso mi rendo conto di quanto venga raccolta nei boschi. Non si sa ancora se può essere veramente utile, ma in tanti stanno iniziando ad usarla nella fitoterapia come espettorante naturale. Raccoglierne quindi grandi quantità ne impedisce gli studi e le prove, facendone magari accantonare l’utilizzo.Quando si cammina nei boschi, è comunque fondamentale anche fare attenzione a dove si mettono i piedi lo so forse esagero ovvio non e facile camminare facendo così minuziosamente attenzione! Ci tengo però  a dirvi che pestare infatti un’erba mentre è in fase riproduttiva o smuovere in terreno nel momento in cui essa sta provando a nascere, può bloccarne completamente le funzioni, impedendo quindi il nascere di una nuova piantina!

Questa felce, in particolare, quando germina crea due nuove generazioni, il gametofito e il protallo; il protallo ospita gli organi riproduttivi maschili e femminili: anteridio e archegonio. Quando il gamete maschile è maturo raggiunge l’oosfera (il gamete femminile) e lo feconda, dando il via alla nascita di una nuova piantina. Tutto questo, peró, deve avvenire in totale pace, senza che il terreno scelto dalla felce dolce venga smosso e toccato. È fondamentale quindi cercare di rispettare, nel possibile, il ciclo vitale delle erbe e delle piantine che popolano i nostri boschi. Un consiglio fondamentale? Va bene raccogliere, ma non toccate mai le radici e se potete non smuovete il terreno!

Erbe spontanee utilissime in tanti ambiti diversi!

Il bello delle erbe, è che sono moltissime e soprattutto sono utilissime in tantii ambiti diversi. Non mi vengono in mente solo i medicinali fitoterapici, ma anche i liquori e la cucina in generale! Il Genepì, per esempio, è uno dei liquori più importanti del territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta. Esso è ottenuto da alcune artemisie alpine, e senza di esse questo prodotto superbo sparirebbe! Insieme al Genepì mi vengono in mente il liquore di Genziana, tipico dell’Abruzzo e del Trentino Alto Adige, ed il classico liquore alla Menta, amato da tutti!Nell’ambito della medicina invece penso immediatamente all’Arnica, che ridotta a crema è utilissima per ridurre il dolore e gli edemi. Così come alla crema con Liquirizia, utilissima per ridurre ed alleviare le dermatiti da allergie ed alle caramelle alla Liquirizia, che invece sono utilissime per il nostro apparato digestivo!

Un mondo ancora da scoprire!

Tante erbe non hanno ancora un utilizzo, ma gli esperimenti proseguono e le prove non si fermano mai. Oggi, erbe che ci sembrano inutili, potrebbero diventare fondamentali per farmaci domani. Sono tantissime le erbe delle quali si continuano a scoprire impieghi, quindi, anche se credete che una pianta sia inutile, lasciatela lì! Non si sa mai!

Il discorso si infittisce ancora di più quando iniziamo a parlare di funghi, ma… ci aggiorniamo in un prossimo articolo!

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